Lo stress lavoro correlato sta diventando un fenomeno così diffuso da essere entrato con forza nella legislazione di settore, al fine di tutelare i dipendenti obbligando le aziende a monitorarlo ed evitarlo, in quanto vera e propria malattia professionale, incrementato anche dalla attuale preponderanza del lavoro precario in Italia.
Per far fronte ai nuovi obblighi aziendali di valutazione del rischio, il prossimo 29 luglio l’organismo di certificazione di sistemi di gestione aziendale, CerTo, analizzerà in un seminario gli aspetti principali del Testo Unico per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008).
L’occasione sarà inoltre importante per i datori di lavoro, che potranno approfondire le responsabilità previste dalla normativa e i criteri di valutazione per la redazione di report corretti e coerenti.
Una opportunità di formazione per le imprese, dunque, che potranno in questo modo mettersi in conformità e, allo stesso tempo, contrastare un potenziale calo del 50-60% della produttività, dovuto a motivi di stress dei lavoratori.
Tra i temi di maggior interesse, troveranno spazio gli aspetti legati all’organizzazione e ai processi di lavoro, come ad esempio la pianificazione dell’orario di lavoro, la distribuzione delle attività in funzione del carico di lavoro e della conoscenza dei lavoratori.
Infine, all’appuntamento del 29 luglio si parlerà anche di corretta valutazione delle condizioni fisiche e strutturali dell’ambiente di lavoro (ergonomia), delle modalità di comunicazione e dei fattori soggettivi che rappresentano le principali cause di stress.