Prosegue, nonostante la crisi, l’ascesa della imprenditrici toscane: alla fine del 2013 le imprese rosa attive in ambito regionale ammontavano a 110.115, mostrando un incremento del +0,9% rispetto allo stesso periodo del 2012. Se l’imprenditoria femminile locale mostra cifre positive, tuttavia, non si può dire altrettanto delle imprese toscane in generale caratterizzate invece da valori analoghi al 2012. A rendere noti questi dati è lo studio condotto dall’Osservatorio sulle imprese femminili in collaborazione tra l’Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il Settore Imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana.
Boom di imprenditrici straniere
A mostrare una crescita ancora più evidente sono le imprese gestite da donne straniere, caratterizzate da un incremento pari al 7,4%, come sottolinea il Presidente di Unioncamere Toscana Vasco Galgani: «In Toscana la crescita del numero delle aziende femminili è guidata da imprenditrici straniere, ma anche fra le imprenditrici italiane ci sono segnali incoraggianti: diminuiscono le ditte individuali e crescono le società di capitali, segno evidente che i percorsi delle imprenditrici sono oggi più strutturati e qualificati rispetto al passato.»
Settori e forme giuridiche
Il report informa anche in merito ai settori che vedono una maggiore presenza di imprenditrici donne, tra i quali primeggiano i servizi con 66.029 unità suddivise tra turismo e commercio, anche se sia l’edilizia sia l’industria sembrano mostrare segnali di crescita. Per quanto riguarda l’ambito manifatturiero, inoltre, la Toscana vede 12800 aziende femminili attive soprattutto nella filiera abbigliamento-calzature. Tra le forme giuridiche prescelte dalle imprenditrici donne figurano le società di capitali (aumentate del 4,5%), mentre per quanto concerne l’imprenditoria rosa straniera a farla da padrone sono le ditte individuali. (=> Leggi tutte le news per le PMI della Toscana)