Puntare sulle micro e piccole imprese per rilanciare la competitività europea: è questa la proposta avanzata ieri dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) durante il convegno svoltosi presso il Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).
L’incontro dal tema “valorizzazione del sistema Italia nel processo di integrazione europea” ha rappresentato un’occasione per analizzare l’economia europea in rapporto a quella statunitense.
In particolare, dai diversi interventi è emerso che l’Europa deve favorire ritmi di crescita ambiziosi, ma nello stesso tempo responsabili. Le piccole e medie imprese rappresentano, inoltre, un settore su cui è necessario puntare se si vuole rilanciare l’Europa e potenziarne la crescita.
Infatti, secondo le stime di alcuni osservatori internazionali, l’Unione crescerà nel 2007 del 2,3% contro il 2,2% degli Stati Uniti, aiutata principalmente dalle PMI.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato tra gli altri il ministro del commercio internazionale Emma Bonino e il ministro del lavoro e della solidarietà sociale Cesare Damiano, sono state avanzate ulteriori proposte per il completamento del mercato unico e il rafforzamento della competitività delle imprese europee e soprattutto per il varo di un’innovativa “Europa del sapere”, attraverso maggiori investimenti in ricerca e istruzione.
«Per valorizzare l’Italia, e la nostra economia, all’interno del processo di integrazione europea è necessario far pesare di più le PMI nei processi di discussione della normativa Ue», ha così commentato Cristina Bandinelli, vicepresidente Cna.