Fotografato da Confartigianato il quadro sullaqualità della vita delle imprese in Italia. Dall’indagine è emerso che la regione in cui le imprese stanno meglio è il Trentino Alto Adige, in particolare a Bolzano (753 punti). Seguono Trento e Rimini (715 entrambe), la Capitale si posiziona solo al 69esimo posto (556 punti).
L'”Indice sulla qualità della vita dell’impresa” ha preso in esame 103 città italiane, cercando di stabilire quali sono le condizioni ideali affinchè un’azienda possa rendere al meglio, che si sono rivelate essere in forte correlazione positiva con il PIL pro-capite a valori correnti 2009.
Tra i parametri (42 indicatori raggruppati in 11 ambiti) presi in considerazione vi sono: densità imprenditoriale, mercato del lavoro, pressione fiscale, concorrenza sleale del sommerso, burocrazia credito, tempi della giustizia civile, legalità, servizi pubblici locali e infrastrutture.
Bene in generale per il Nord Est, con ai primi posti anche Prato (700), Lecco e Varese (688 entrambe), Ravenna (687), Trieste e Forlì-Cesena (685 entrambe) e Sondrio (684).
Mentre il Mezzogiorno mostra, purtroppo, un ambiente dove è più complesso e difficile esercitare l’attività imprenditoriale e si conferma come sempre il fanalino di coda con gli ultimi tre posti della classifica occupati dalle tre province calabresi di Vibo Valentia (424), Catanzaro (414) e Crotone (369), precedute di poco da Caserta (427), Cosenza (430), Reggio Calabria (436), Siracusa (440), Napoli (442), Enna (445) e Taranto (447).
Nel Lazio, Roma è battuta anche da Viterbo (65esimo posto), mentre Latina, Rieti e Frosinone si collocano rispettivamente al 78esimo, 79esimo e 80esimo posto.
Tra le regioni del Mezzogiorno a mostrare le condizioni più favorevoli per il “fare impresa” c’è l’Abruzzo, mentre al Centro a primeggiare è la Toscana.
Dal punto di vista della pressione fiscale invece le migliori condizioni si registrano ancora al Nord, ad Aosta, Bolzano e Trento. Le peggiori a Napoli, Viterbo e Latina. Le condizioni del mercato del lavoro sono più favorevoli a Modena, Cuneo e Pordenone, mentre chiudono la classifica Potenza, Foggia e Crotone.
La concorrenza sleale del sommerso è presente soprattutto nelle provincie di Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, mentre è più lieve a Bolzano, Reggio Emilia e Parma. Male il Sud anche per le condizioni di legalità e conflittualità con Caserta e Napoli agli ultimi posti.