Green e alimentare settori anticrisi in Sardegna

di Teresa Barone

Pubblicato 12 Dicembre 2013
Aggiornato 19 Dicembre 2013 09:53

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Confartigianato fa luce sui settori produttivi che trainano l’economia sarda: bene le imprese green e agroalimentari, male commercio e servizi.

Manutenzione, riparazione e installazione di macchinari, produzione software e consulenza informatica ma soprattutto alimentare e green: questi i settori anticrisi che trainano l’economia in Sardegna, stando a quanto rivelato dal rapporto dell’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato dal titolo “L’Impresa Italia del futuro”. Il report, che monitorato l’andamento delle imprese a seconda dei vari ambiti produttivi nel terzo trimestre 2013 confrontando i dati con lo stesso periodo del 2012, mette in evidenza cifre negative per quanto riguarda le imprese di servizi, la ristorazione e il commercio.
«Questi numeri mostrano i pesanti effetti della crisi su molti settori artigiani. Ma gli imprenditori non vogliono piegarsi al pessimismo e si sforzano di innovare, investire in nuovi settori e intercettare le nuove tendenze del mercato. É necessario fare di tutto per sostenerli, evitando di aggiungere all’impatto della crisi, gli effetti di provvedimenti penalizzanti come accade a livello nazionale e regionale». Il segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Filippo Spanu, chiarisce i dati resi noti dal rapporto sottolineando la dinamica positiva che caratterizza le imprese dell’agroalimentare, un settore legato all’eccellenza della tradizione ma sempre più piroettato verso l’internazionalizzazione per far fronte al crollo della domanda interna. (=> Leggi tutte le news per le PMI della Sardegna)