Gli Italiani stanno scoprendo LinkedIn: il social network professionale per antonomasia è da poco tempo disponibile in lingua italiana, ed è già boom: ad oggi 1 milione di account tricolore (974.927). Sulla buona strada per bissare il boom di Facebook?
A rivelare i dati di crescita nel BelPaese è uno studio di Vincenzo Cosenza.
Di fatto, mai come in questo periodo di crisi economica è diventato fondamentale “fare rete” sul Web, intessere relazioni, stabilire contatti e proporsi sul job market o avviare proficua partnership business. E LinkedIn è una delle risposte più efficaci tra gli strumenti social e 2.0 disponibili sul Web.
L’analisi mostra uno spaccato rispondente alla nuova utenza professionale: età 25-34 (60%), di genere maschile (62%) e i settori più presenti sono Hi-Tech (16% in totale, 22% in Italia), Finanza (12% in totale, 10% in Italia) e Manifatturiero (10% in totale, 14% in Italia).
Invece, i profili professionali più diffusi tra gli iscritti o ricercati tra le inserzioni afferiscono a Ingegneria (15%), Vendite (11%) e Amministrazione (9%).
Le aziende su LinkeIn? Per ora pochissime Pmi: la maggioranaza è costituita da società di grosso calibro che hanno già compreso da tempo le potenzialità del Web per una ricerca “internazionale” e a tutto campo di risorse e contatti. Ora che il social network è disponibile anche in Italiano, tuttavia, c’è da scommettere che è solo questione di tempo e che moltissime piccole e medie imprese migreranno presto sulla community professionale.