Tre gli strumenti innovativi messi in campo in favore delle Pmi e delle aziende del Mezzogiorno per i quali il Ministero dell’Economia ha deciso di accelerare l’iter di approvazione: il fondo per le piccole e medie imprese, la Banca del Sud e le obbligazioni con aliquota speciale per canalizzare il risparmio nel Sud d’Italia.
L’obiettivo è stimolare la crescita con misure a costo zero, con esborsi minimi o nulli e quindi compatibili con le richieste UE di limitare la spesa pubblica.
Nei prossimi giorni è attesa la consegna della documentazione da parte del fondo per la ricapitalizzazione e l’aggregazione alla Banca d’Italia, per richiedere l’autorizzazione a operare.
Si partirà dopo l’estate con l’attività di fondo dei fondi che, ricalcando le orme del FEI (Fondo europeo per gli investimenti), vuole favorire il rafforzamento patrimoniale e l’aggregazione delle Pmi, quindi la crescita dimensionale necessaria per affrontare la globalizzazione.
Per l’attesa Banca del Mezzogiorno sono invece previsti tre assi d’azione: consulenza per la finanza strutturata, credito agevolato e garanzie.
Entro la prossima settimana il comitato promotore è chiamato ad analizzare le proposte avanzate dai quattro advisor industriali per poi sceglierne uno entro fine maggio.
Previsto prima dell’estate invece il decreto attuativo sulle obbligazioni con aliquota di favore del 5%, alla cui stesura stanno attualmente lavorando in collaborazione il Tesoro, Banca d’Italia e Consob per favorire la canalizzazione del risparmio verso le iniziative economiche nel Sud.