Il mercato del lavoro è avaro di opportunità, anche per chi ha ottima formazione e skills specialistici: le attuali strategie aziendali penalizzano chi ha molta esperienza pregressa: le imprese oggi assumono forza lavoro alla prima esperienza che, a parità di ore, comporta un costo minore (vista la bassa retribuzione).
Poco importa se si ha laurea o master: i dati ISTAT sulla disoccupazione giovanile, evidenziano un tasso del 28,2%.
I settori che compensano la difficile situazione sono quelli tecnico-scientifici, che sia piazzano al primo posto per numero di occupati entro i tre anni dalla laurea.
Gli architetti sono i più richiesti, occupati per il 97,4% insieme agli ingegneri che si fermano al 93,1%. Questo secondo i dati forniti dal Politecnico di Milano, mentre al Politecnico di Torino le posizioni sono invertite, con gli ingegneri al 93,8% e gli architetti al’88,95&. Stessa situazione al Politecnico di Bari con ingegneri al 90,1% e gli architetti all’81,9%.
Bene anche i laureati nei comparti economico-statistici, che superano nettamente l’80% degli occupati nella maggior parte delle università italiane. Alla Luiss Guido Carli, l’economico-statistico raggiunge l’84,6% e all’Università degli Studi di Bergamo l’91.9%.