Si avvicina la scadenza per le imprese che impiegano più di 100 dipendenti, obbligate a presentare il rapporto biennale sulla situazione occupazionale, secondo quanto previsto dall’art.46 del D.Lgs. n.198/2006 (Codice delle Pari Opportunità, modificato dal D.Lgs. 25 gennaio 2010 n. 5 in attuazione della direttiva 2006/54/CE).
Obiettivo del provvedimento, realizzare un benchmark statistico per finanziare interventi di prevenzione delle disparità di trattamento fra generi sul lavoro.
Si cerca così di assicurare e promuovere l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, che in Italia sembra ancora mancare.
Il termine per la presentazione del rapporto è fissato per il 30 aprile 2010 e fa riferimento al biennio 2008-2009. Ogni due anni, infatti, datori di lavoro pubblici e privati devono redigere un rapporto sulla situazione del personale dipendente maschile e femminile, sul loro stato di assunzione, formazione e promozione professionale, sui livelli, i passaggi di categoria o qualifica e mobilità, sull’intervento della CIG, i licenziamenti e i prepensionamenti, nonchè sulla retribuzione corrisposta.
Il rapporto deve descrivere la situazione di dipendenti, dirigenti, apprendisti, lavoratori con contratti di inserimento, part-time o a tempo determinato e tutte le altre tipologie di lavoratori presenti in azienda.
La compilazione può avvenire utilizzando l’apposito software reperibile anche sul sito del Ministero del Lavoro e delle Regioni, secondo le modalità descritte dal DM 17/07/1996.
In caso di mancata trasmissione del rapporto si incorrerà in una sanzione amministrativa che può andare dai 103 ai 516 euro e anche nella sospensione per un anno dei benefici contributivi di cui l’azienda gode.