Il Comitato dei delegati della Cassa Nazionale di previdenza dei Ragionieri (CNPR) ha approvato le modifiche allo Statuto del Regolamento della previdenza che adeguano il sistema pensionistico dell’Istituto di previdenza alla Riforma delle Pensioni elaborata dal precedente ministro del Welfare Elsa Fornero.
Età pensionabile
Così anche per gli iscritti alla Cassa Nazionale di previdenza dei Ragionieri (o meglio per quelli nati a partire dal 1° gennaio 1963) l’età pensionabile passa a 68 anni di età con il requisito di avere almeno 40 anni di contributi (prima erano richiesti 58 anni di età e 37 anni di contributi).
Pensione anticipata
La pensione di anzianità viene soppressa a partire dal 1° gennaio 2013 per essere sostituita dalla pensione di vecchiaia anticipata, in più verrà calcolata con il solo metodo contributivo e verrà concessa al compimento del 63esimo anno di età, con almeno 20 anni di contributi. => Vai allo Speciale Pensioni
Contributo soggettivo
L’altra novità riguarda il contributo soggettivo che già dal 2013 aumenterà da quest’anno dall’8% al 10% per poi aumentare gradualmente fino al 15% previsto per il 2018.
Riepilogo Novità
Riassumendo le modifiche apportate:
- aumento dell’aliquota del soggettivo e del massimale sul reddito;
- aumento soggettivo supplementare e utilizzo fondo assistenza;
- riduzione del minimo dell’integrativo;
- nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia;
- eliminazione della pensione di anzianità;
- rimodulazione delle fasce di rivalutazione delle quote reddituali;
- reintroduzione del contributo di solidarietà;
- riduzione di equilibrio della quota A;
- attribuzione di parte del maggior rendimento rispetto alla media mobile del PIL.
Iter Riforma Pensioni ragionieri
La Riforma delle Pensioni per i ragionieri è rimasta a lungo in stand-by dopo essere stata approvata dall’assemblea del comitato dei delegati della Cassa di previdenza dei Ragionieri, presieduta da Paolo Saltarelli, in data 10 novembre 2012 e quindi inviata ai Ministeri vigilanti, dai quali è ora arrivato il visto definitivo. La riforma entra dunque nel vivo, coinvolgendo 30.050 ragionieri in tutta Italia ai quali d’ora in poi si applicheranno i termini richiesti dalla Riforma Pensioni Fornero per il raggiungimento dei nuovi obiettivi di stabilità economico-finanziaria, di sostenibilità di lungo periodo, di equità intra e inter generazionale, di flessibilità nell’accesso ai trattamenti pensionistici, di adeguamento dei requisiti di accesso alle variazioni della speranza di vita.
Per maggiori informazioni consultare il sito CNPR