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Call Center: primo contratto Co.Co.Pro. in outbound

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 2 Agosto 2013
Aggiornato 22 Ottobre 2014 13:52

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Firmato il primo contratto collettivo nazionale per co.co.pro. nei call center in outbound: un modello per lavoratori a progetto non subordinati.

Pronto il primo contratto nazionale del lavoro per i Co.Co.Pro. «in outbound» che riguarda oltre 30mila lavoratori di call center, firmato da Assotelecomunicazioni-Asstel, Assocontact – associazione che rappresenta le aziende di call center in outsourcing – e i sindacati di categoria Slc CgiL, Fistel Cisl e Uilcom Ui) (scopri i contratti nei call center). Per attività outbound si intendono quelle «nell’ambito delle quali il compito assegnato al collaboratore è quello di rendersi attivo nel contattare, per un arco di tempo predeterminato, l’utenza di un prodotto o servizio riconducibile ad un singolo committente: è necessaria l’autonomia che caratterizzi la prestazione», come ha ricordato di recente il Ministero del Lavoro (leggi di più).Si tratta di un contratto collettivo per i collaboratori a progetto dei call center che pone le basi per la definizione di regole, diritti e welfare per lavoratori non subordinati da utilizzare a modello. Più in dettaglio vengono definiti: un compenso minimo garantito per tutti i lavoratori su tutto il territorio nazionale, possibilità di incrementi basati su obiettivi prefissati, una garanzia di continuità occupazionale mediante un meccanismo di prelazione e l’istituzione di un ente bilateraleper garantire le necessarie coperture economiche in caso di malattie di lunga durata e gravidanze. Ad alimentarlo saranno sia aziende che lavoratori, ma in misura diversa.