Si chiamerà “Tavolo tecnico consultivo permanente di monitoraggio congiunturale e individuazione dei fabbisogni e criticità delle PMI“: il decreto attuativo è stato firmato nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e si impegna ad affrontare i problemi concreti delle piccole e medie imprese italiane.
Obiettivo, acquisire dati sul campo ed analizzare i settori di attività in cui operano oggi le Pmi, che assorbono il 50% della forza lavoro del Paese, con tutte le difficoltà e strascichi della crisi economica.
Riuscirà questo tavolo a rappresentare davvero «un punto di riferimento e di ascolto atto a rilevare esigenze e fenomeni di cambiamento delle micro, piccole e medie imprese nel nostro Paese, in un’ottica di consolidamento e di sviluppo del sistema delle Pmi»?.
Quel che è certo è che l’Italia deve dare attuazione ai principi e alle linee guida dello “Small Business Act” voluto dalla Commissione UE, ecco perchè l’istituzione di questo tavolo permanente: un archivio di informazioni aggiornate da cui attingere per stabilire di volta in volta le politiche governative da attuare.
Non resta che auspicare che la presenza nella composizione del Tavolo dei rappresentanti delle Associazioni di categoria – oltre che di Regioni ed Enti locali, Camere di Commercio, IPI ed esperti provenienti da Centri studi nazionali – serva a dare voce alle reali esigenze di tanti operatori e imprese strangolate dalla crisi e non certo soccorse dalle banche.