Sono troppi gli ostacoli che le imprese emiliane devono superare per essere inserite all’interno delle White List che raccolgono i nominativi delle PMI non a rischio di infiltrazione mafiosa: una situazione ancora più critica a Modena, come dichiara l’ANCE locale.
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Secondo l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, infatti, nel modenese sono solo un centinaio sono le domande ammesse su oltre 3000 inviate dalle imprese per l’iscrizione nelle liste introdotte con il decreto legge 174/2012, mirate a limitare la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche e private nei territori colpiti dal terremoto.
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«Il problema è che, sebbene la normativa preveda, sia per i committenti pubblici sia per quelli privati, di poter affidare lavori alle imprese che si trovano anche semplicemente nella ‘white list di attesa’, nel caso degli appalti privati si sta verificando l’esclusione di aziende dalle gare per il fatto che non sono in possesso della ‘white list’ definitiva. Solo che ottenere l’iscrizione richiede tempi lunghissimi, ci sono aziende che hanno presentato domanda a novembre e a oggi non hanno ancora ottenuto risposta.»
Stefano Betti, presidente di Ance Modena, spiega come il fatto di rimanere esclusi dalle gare d’appalto private metta in ginocchio le imprese locali in difficoltà nel pagamento delle fatture e dei salari destinati ai dipendenti.