Il 2006 è stato un anno di ripresa per le piccole e medie imprese: la conferma giunge dalla XXVI Indagine congiunturale di Capitalia, realizzata a gennaio dall’Area Studi e resa nota nei giorni scorsi.
L’indagine ha evidenziato, su un campione di 648 imprese da 11 a 500 addetti, una ripresa, per il 2006, dell’attività produttiva e degli ordini più forte per la componente interna che per quella estera.
In particolare, rispetto al 2005 la produzione e gli ordini interni sono cresciuti rispettivamente del 3,9% e del 3,2%, mentre per il mercato estero gli incrementi sono stati inferiori (1,2% per la produzione e 1,4% per gli ordini). Sui mercati esteri si segnala, inoltre, una ripresa maggiore nelle imprese medio-grandi a discapito di quelle piccole.
Per quanto riguarda il fronte dell’occupazione dipendente (rappresentata dagli addetti a tempo indeterminato, a termine e part time), si registra un calo nelle imprese di piccole dimensioni, mentre si mantiene stabile in quelle medio-grandi.
Se si considerano, invece, le aree geografiche, il Mezzogiorno ha mostrato una maggiore dinamicità rispetto al Centro-Nord a partire dal secondo trimestre del 2006, sia per quanto riguarda il mercato interno sia per quello estero.
Nella prima parte del 2007 le PMI si aspettano di continuare ancora con la fase espansiva, ma ad un ritmo più blando rispetto al 2006. Positive sembrano essere, infine, le previsioni sull’occupazione dove si registra, come si legge nello studio, «il miglior saldo di opinione dal secondo semestre 2001».