Giro di vite per quanto riguarda i controlli degli ispettori del lavoro nelle aziende italiane, incrementati rispetto allo scorso anno. Nei primi tre mesi del 2013, hanno interessato 65.589 imprese, e per ben il 62% sono risultate irregolarità nei contratti dei dipendenti. A crescere più di ogni altra sono state le irregolarità relative a:
- collaborazioni : 5.227 per lavoratori a progetto, per le Partite IVA o associazioni in partecipazione (+84% rispetto al 2012)
- appalti e somministrazione: 4.900 violazioni (+96%).
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C’è però anche da sottolineare che sono anche aumentate le ispezioni effettuate dalle forze dell’ordine del +7% su base annua nel primo trimestre 2013.
«Uno sforzo straordinario nonostante la scarsità di risorse a disposizione», lo ha definito il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, volto a raggiungere l’obiettivo di effettuare 240mila ispezioni per rilevare irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro e in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, quindi di tutelare i lavoratori.
Nell’esporre i dati, il ministro ha ricordato che il Decreto Lavoro (il n. 76/2013) appena approvato ha introdotto la rivalutazione del 9,6% delle sanzioni in caso di irregolarità.
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Positivo infine il dato relativo al lavoro nero (leggi di più), in calo del -8% (in totale sono stati 21.866 i lavoratori totalmente sommersi rilevati), che però permane come problema soprattutto nell’Edilizia (55% delle aziende ispezionate) e nell’Agricoltura (50%) e nel settore terziario e industriale (46% entrambi)