Confcommercio: riforme in 10 punti partendo da Pmi

di Alessandra Gualtieri

12 Marzo 2010 17:30

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Tra i "10 punti" definiti da Confcommercio per chiedere nuove politiche di sviluppo economico, il primo riguarda le Pmi

Presentato al Forum di Cernobbio da Confcommercio il documento Con le Regioni per un’Italia competitiva: i 10 punti di Confcommercio.

In dieci punti ordinati per priorità la confederazione di imprese del Commercio italiane ha spiegato quali sono i motori della crescita per la ripresa economica del Paese. Il primo, le piccole aziende, con una «una politica per le Pmi e per l’impresa diffusa».

Partendo dai principi dello Small Business Act e dal suo slogan “pensa per prima cosa in piccolo”, Confcommercio auspica dunque che il Paese investa davvero nelle Pmi, in maniera concreta, con misure specifiche:

  • tutela della legalità
  • riconoscimento del pluralismo imprenditoriale
  • apertura dei mercati
  • attenzione ai consumatori
  • concorrenza a parità di regole
  • rafforzamento della competitività
  • integrazione tra politica industriale e dei servizi (liberalizzazioni)
  • sostegno all’innovazione tecnologica ed organizzativa
  • supporto a impresa diffusa e capitale umano
  • sviluppo sostenibile come opportunità di innovazione tecnologica,
  • specializzazione produttiva e crescita occupazionale.

In questo senso, anche l’istituzione della Banda del Sud diventa uno strumento di supporto alle Pmi ma anche a tutta l’economia del Mezzogiorno, senza il quale la ripresa sarebbe monca e zoppicante.

Come dichiarato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, la Banca del Sud è una «iniziativa importante per contribuire ad affrontare e risolvere i problemi specifici del rapporto tra piccole e medie imprese e credito nel Mezzogiorno e per sostenere finanziamenti a medio lungo termine e investimenti infrastrutturali».