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Al via una nuova misura per favorire il lavoro e più in particolare l’occupazione dei lavoratori svantaggiati e delle donne: la Corte dei Conti ha registrato il Decreto del 20 marzo 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali firmato dagli allora Ministri Elsa Fornero (Lavoro con delega per le Pari Opportunità) e Vittorio Grilli (Economia).
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Si tratta di una misura che mira ad incentivare la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato tra imprese e persone svantaggiate così definite (secondo il regolamento comunitario CE n. 800/2008):
- non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o che, negli ultimi sei mesi, hanno svolto attività lavorativa di natura autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione;
- non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale (ISCED 3);
- sono occupati in uno dei settori economici dove c’è un tasso di disparità uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici italiani.
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In caso di occupati in settori economici con disparità uomo-donna, questi sono individuati dalla Rilevazione Continua sulle Forze di lavoro effettuata annualmente dall’ISTAT. Il lavoratore deve ovviamente appartenere al genere sottorappresentato.
Per i datori di lavoro l’incentivo all’assunzione consiste in uno sconto contributivo rispetto a quelli normalmente previsti in caso di stipula di un contratto di lavoro in somministrazione.