Secondo l’INPS sono 178mila i lavoratori in cassa integrazione che rischiano di non rientrare al lavoro, su 600mila messi in Cig nei primi quattro mesi del 2013, per un totale di 365 milioni di ore autorizzate (+13,07% sul 2012).
In totale i lavoratori in Cig hanno perso 1,4 miliardi di euro di reddito, pari in media a circa 2.600 euro a testa.
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Per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria (cigo), questa nel periodo gennaio-aprile 2013 ha raggiunto quota 132,8 milioni di ore, aumentando del +31,48% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Per la cassa integrazione straordinaria (cigs) sono invece state autorizzate 181,5 milioni di ore, in crescita del +63,84% rispetto al primo quadrimestre 2012.
Per la cassa integrazione in deroga (cigd) sono state 50,5 milioni le ore autorizzate, in diminuzione del -54,41% sullo stesso periodo del 2012. In questo caso a pesare sono state le difficoltà di finanziamento dello strumento, lasciando senza reddito milioni di lavoratori. Basti pensare che in media nel 2012 erano state autorizzate tra i 28 e i 29 milioni di ore al mese, cifre ben superiori a quelle del primo quadrimestre 2013.
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Secondo l’analisi della Cgil dei dati INPS, a soffrire di più è stato il settore della meccanica, con 126.909.303 ore di cassa integrazione, per un totale di 184.461 lavoratori; quindi il settore del commercio con 42.281.133 ore e 61.455 lavoratori; terzo posto per l’edilizia con 40.342.830 ore e 58.638 persone.