Ammonta a 3637 il numero di imprese che hanno dichiarato fallimento nei primi tre mesi del 2013, con una media di 40 chiusure al giorno in tutta penisola. I dati arrivano dal bilancio tracciato da CRIBIS D&B, dove si legge come questo trend negativo sia caratterizzato da un aumento pari al 65% in quattro anni.
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Secondo l’analisi dei fallimenti CRIBIS D&B, inoltre, in cima alla classifica delle Regioni più colpite dalla crisi si colloca la Lombardia, con 848 dichiarazioni di fallimento (il 23,32% di tutta l’Italia).
Segue il Lazio, con 385 imprese che hanno chiuso i battenti tra gennaio e marzo 2013, e un’incidenza pari al 10,59% sul totale. In terza posizione il Veneto, con 312 fallimenti di imprese e un’incidenza dell’8,58%.
In Basilicata, Molise e Valle D’Aosta, invece, le percentuali sono decisamente inferiori, tuttavia devono essere valutate a seconda dei valori corrispondenti alla densità di imprese.
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Per quanto concerne i settori, le maggiori difficoltà sono state affrontate dalle imprese edili, che stando ai dati sembra rappresentare l’area più colpita dai fallimenti (si parla sia delle imprese attive nelle costruzioni, sia del microsettore degli installatori e della locazione immobiliare).
Cifre negative denotano anche il commercio all’ingrosso e i servizi commerciali.