Non è una novità, la crisi ha frenato l’economia italiana riducendo introiti e fiducia delle imprese, in particolare quelle medio-piccole che, per mancanza di liquidità, hanno tentato più che altro di sopravvivere al periodo di difficoltà. Ossessione comune, dunque, il risparmio a ogni costo.
Il numero di lavoratori impiegati è drasticamente diminuito a causa di tagli al personale e altre misure di riduzione della forza lavoro: i dati ISTAT evidenziano come la disoccupazione abbia raggiunto a novembre 2009 l’8.3%.
Le società non finanziarie alla fine hanno pagato lo scotto delle azioni intraprese e della contrazione delle vendite, registrando una quota di profitto nel terzo trimestre 2009 pari al 40.9%. Nello specifico la riduzione rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2008 è stata pari a -2%, con un calo dello 0.3 rispetto al trimestre precedente.
Male anche il tasso di investimento che ha raggiunto quota 22.3%, ovvero -3% rispetto al 2008. In questo caso la discesa rispetto al trimestre precedente è stata dello 0.9%, causata principalmente dalla drastica caduta degli investimenti fissi lordi (-4.9%).