Le imprese artigiane sono in piena crisi, tanto che le previsioni per i primi mesi del 2013 non sono affatto rosee. Lo afferma il segretario della Confartigianato di Torino, Dino De Santis, il quale sottolinea come secondo le stime saranno 396 le PMI che chiuderanno i battenti entro giugno.
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Una crisi che segna, soprattutto, la Provincia di Torino, dove a fallire saranno oltre 200 imprese, mentre a livello regionale si passerà dalle 136.070 unità stimate nel dicembre 2011, 135.628.
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«Le previsioni per le PMI per i primi mesi del 2013 non sono incoraggianti. Nel primo semestre dell’anno 2013, infatti, si ipotizza una lieve riduzione delle imprese artigiane in Piemonte pari a 396 unità produttive, passando dalle 136.070 del dicembre 2011 a 135.628 imprese. La riduzione più significativa si registra in Provincia di Torino che passa da 67.823 a 67.620 unità, con una perdita di 203 aziende.»
A calare, inoltre, sono anche le stime sugli ordini, tanto che le imprese ottimiste a riguardo prevedendo ordini costanti passano dal 58,36% al 26,47%. Oltre alla crisi economica, a gravare sul comparto artigiano piemontese sono anche gli inasprimenti fiscali, infatti sempre più spesso gli imprenditori locali devono fare ricorso al proprio patrimonio familiare.