Le Pmi necessitano di un punto di aggregazione unico in grado di dialogare con le istituzioni locali e nazionali, soprattutto al Sud: è il caso della Sicilia, che proprio ieri ha istituito ufficialmente l’Unione delle associazioni delle Piccole e Medie Imprese siciliane, per dare un impulso significativo all’economia.
L’accordo, siglato presso la Confcommercio Sicilia, è stato firmato da Confesercenti Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Casa, Legacooperative, Confcooperative e Upa Clai, oltre che Confocommercio regionale stessa.
I primi risultati dell’iniziativa saranno presentati attraverso un apposito documento di programma, che illustrerà i presupposti che hanno determinato l’Unione e definirà le cinque aree di primo interesse per le Pmi.
Spiccano tra i temi caldi il credito e la necessità di fruire di agevolazioni e condizioni economiche di favore, indispensabili per risollevare le imprese meridionali da un momento di particolare difficoltà.
A questo si aggiunge la richiesta unanime nei confronti della Regione di una minore pressione fiscale e previdenziale, insieme ad un ruolo attivo in termini di semplificazione dei passaggi burocratici.