Secondo le stime Isae (Istituto di studi e analisi economica) e e Uir (Unione degli industriali e delle imprese di Roma), dinanzi alla crisi le aziende capitoline sono ottimiste per il futuro.
Il quadro congiunturale dell’economia romana, rapporto realizzato in collaborazione con la Provincia di Roma è stato presentato ieri e illustra i trend a III semestre 2009, con le previsioni per il IV trimestre.
La crisi c’è ancora, la produzione è ancora in calo e l’occupazione è ferma, ma per gli imprenditori della provincia l’indicatore del clima di fiducia è aumentato a 82 nel trimestre analizzato, rispetto al 78,3 del precedente.
Le stime indicano prezzi in crescita nel Commercio al minuto, dove si registra di conseguenza maggiore fiducia, insieme a Industria e Costruzioni (da 70,3 a 70,8).
Maggiori, invece, le sofferenze del settore Servizi, dove la fiducia passa da 77,2 a 72,4.
Secondo il presidente degli industriali Aurelio Regina è necessario sbloccare infrastrutture e grandi opere per rimettere in moto l’economia dichiarando inoltre che «il livello nel complesso a Roma è buono, soprattutto rispetto ai dati del Paese».
Riguardo al problema dell’occupazione Regina ritiene che ci sia «bisogno di una crescita sostenuta che non è all’orizzonte nemmeno nel 2010. L’obiettivo è almeno quello di stabilizzare il tasso di occupazione e utilizzare le infrastrutture come forte ammortizzatore sociale».
Per il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, Roma «ha una grande potenzialità delle proprie imprese che guardano al futuro, ma l’obiettivo si raggiunge solo c’è collaborazione e cooperazione tra istituzioni e imprese, con una riconversione ecologica e uno sviluppo sostenibile»