L’incidenza dell’Information Technology sul business delle imprese italiane è tale da apportare benefici all’intera economia nazionale. In primis, in termini di riduzione dei costi e, a seguire, di maggiore efficienza dei processi aziendali.
In Italia l’IT rappresenta dunque il primo fattore di competitività e il suo ruolo sarà ancor più evidente in fare post-crisi economica, ormai incipiente.
Questo è quanto emerge dall’analisi Global Survey on IT Investments realizzata da Accenture su un campione di manager IT e, in particolare, secondo l’opinione del 72% dei partecipanti.
Ci si aspetta un nuovo impulso agli investimenti nel comparto IT nei prossimi 12 mesi, in virtù delle dichiarazioni di intenti del 61% dei manager a livello mondiale e del 54% a livello nazionale.
Secondo le stime la spesa dovrebbe mantenere il trend attuale solo nel 30% dei casi, mentre si ridurrà nell’11% in modo selettivo e del 4% in generale.
Dal punto di vista dei settori di investimento, le imprese si focalizzeranno sulle tecnologie emerse anche in questo difficile periodo di crisi. Primi in classifica Cloud computing e architetture SaaS, seguiti da business Web e virtualizzazione dei data center.