Portare le imprese IT in Borsa è l’obiettivo che si pone Assinform per rafforzare e ricapitalizzare le aziende italiane dell’Information Technology. Ne ha spiegato le ragioni il presidente Paolo Angelucci, in occasione del workshop “La quotazione sul mercato azionario delle Pmi italiane” promosso in collaborazione con Borsa Italiana e Ir Top.
«La quotazione delle imprese tecnologiche è un obiettivo non solo reso possibile dal buono stato di salute di molte di loro, ma assolutamente da perseguire in un quadro di accelerazione del processo generale di innovazione del Paese».
Tornare a investire nell’Information Technology è di fondamentale importanza, soprattutto in questo momento nel quale si stanno vedendo i primi segnali di ripresa dell’economia, per rientrare nella competizione internazionale.
È però altrettanto necessario che l’IT, rappresentato da 97mila imprese, sia pronto a rispondere a questa nuova domanda, qualificando e rilanciando la propria offerta e rafforzandosi strutturalmente anche attraverso operazioni di ricapitalizzazione e aggregazione.
Tra le imprese del settore, oltre 25mila sono società di capitali, 230 hanno un fatturato superiore ai 10 milioni di euro e avrebbero già tutti i requisiti per essere quotate subito. Altre 682 aziende, con un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro, sono comunque potenzialmente quotabili.
Dunque, la presenza in Borsa di imprese tecnologiche può diventare davvero una realtà anche in Italia, «un’opportunità per convogliare sui settori dell’innovazione maggiori finanziamenti e attenzioni».