Le energie rinnovabili sono un business emergente ormai largamente promosso e condiviso.
Peccato che il Governo stenti a capirlo: questa l’opinione delle associazioni dei produttori di energia verde, che contestano alcuni passaggi della Finanziaria.
Tra i tanti punti spinosi, la non cumulabilità tra premi Conto Energia e detrazione IRPEF per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
Non solo: in un documento sottoscritto dall’associazione nazionale Aper, si contestano anche altre scelte in materia di energia pulita.
In primis l’ICI che riguarda gli impianti fotovoltaici a terra, che inciderebbe per 13mila euro su ogni megawatt.
Inoltre, oggetto del contendere è l’obbligo per gli impianti non programmabili – non in grado di adeguare le proprie attività in funzione di determinati eventi atmosferici – di dotarsi di accumulatori di energia. Tale accorgimento consentirebbe agli impianti di funzionare anche in assenza di luce solare, per i pannelli fotovoltaici, vento e pale eoliche.
Tuttavia l’introduzione di questa direttiva tra i tanti aggiornamenti normativi bloccherebbe l’intero settore, che al contrario potrebbe esprimere proprio in questo periodo tutte le sue potenzialità.
Questi sono, in estrema sintesi, i contenuti del documento sottoscritto dall’associazione nazionale Aper, che contesta tra l’altro anche altre soluzioni messe in campo dalle istituzioni in materia di energia pulita.