Esodati: fondi trovati nel Ddl Stabilità

di Noemi Ricci

12 Novembre 2012 17:30

logo PMI+ logo PMI+
Un nuovo emendamento al Ddl Stabilità potrebbe risolvere il problema esodati 2013-2014 penalizzati dalla riforma delle pensioni, salvaguardando anche i licenziati 2011: ecco il piano per reperire le risorse approvato dalla Ragioneria di Stato.

La Legge di Stabilità conterrà la soluzione definitiva per tutti gli esodati ancora fuori dalla salvaguardia dalla riforma delle pensioni, ricevendo il via libera dalla Ragioneria di Stato che aveva posto dei paletti al nuovo emendamento in materia, stavolta a firma dei relatori del Ddl.

L’emendamento prevede il reperimento dei fondi necessari a tutelare tutti i lavoratori esodati 2013-2014 che a causa della riforma Fornero si troveranno senza pensione né stipendio, mediante l’istituzione di un Fondo di Salvaguardia nel quale far confluire le risorse non utilizzate finora con un meccanismo di auto-copertura:

=> Scopri i dettagli nello Speciale Esodati

Emendamento Baretta Brunetta

La copertura necessaria è stata quantificata in 100 milioni di euro per il 2013. Entro il prossimo settembre il Governo dovrà poi verificare l’andamento dell’attuazione della norma ed fondi residui e nel caso in cui venisse rilevata una mancanza di risorse si ricorrerebbe alla deindicizzazione delle pensioni da 3.000-3.500 euro, per coprire la salvaguardia degli esodati 2014.

In ogni caso è previsto che ogni sei mesi l’Esecutivo si confronti con le parti sociali per verificare la situazione dei lavoratori esodati «al fine di individuare idonee misure di tutela, ivi compresi gli strumenti delle politiche attive del lavoro», si legge nel testo dell’emendamento.

A spiegare come con l’emendamento al Ddl Stabilità depositato «il nodo degli esodati viene risolto non solo con i 100 milioni già previsti ma anche con i risparmi che si potranno ricavare dai 9 miliardi già stanziati per la platea dei primi 120mila salvaguardati» era stato nei giorni scorsi il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo, che aveva però precisato: «molti di quelli che vengono considerati esodati hanno ricevuto uno scivolo, una buonuscita che copre anche 2 o 3 anni. In questo caso saranno considerati esodati solo quando avranno finito il bonus».

I nuovi esodati salvaguardati

L’emendamento che potrebbe risolvere in maniera definitiva del problema degli esodati contiene una descrizione precisa di quelle che saranno le categorie di lavoratori tutelati dalla riforma delle pensioni.

Nell’emendamento vengono infatti considerati esodati anche coloro che sono stati licenziati entro il 31 dicembre 2011, «anche in conseguenza di fallimento o di altra procedura concorsuale nonché di cessazione dell’attività dell’impresa, purché privi di occupazione, che maturino il diritto a pensione sulla base delle previgenti regole entro i successivi 24 mesi».

=> Leggi di più nello Speciale sulle Pensioni

Secondo la Ragioneria generale dello Stato, nel testo dell’emendamento depositato in prima battuta l’ampliamento della platea degli esodati (comprensivo dei lavoratori licenziati entro il 2011…) rischiava di essere eccessivo rispetto ai fondi che si prevede di risparmiare, meritandosi quindi una prima bocciatura. La successiva versione – con la soluzione della deindicizzazione delle pensioni sei volte più ricche del minimo – ha convinto la RgS.

«Noi relatori ci siamo assunti la responsabilità di chiudere una fase di discussione e di avviare finalmente la fase legislativa», aveva spiegato dal capogruppo Pd in commissione Bilancio e relatore del Ddl Stabilità, Pier Paolo Baretta. «Bisogna scrivere la norma in modo da circoscrivere la platea ed evitare che diventi un vaso di pandora», aveva dichiarato Polillo dopo aver incontrato Grilli, il sottosegretario al Welfare Michel Martone e i relatori del Ddl, Renato Brunetta (Pdl) e Pierpaolo Baretta (Pd), alla Camera. «Stiamo cercando una soluzione».

La soluzione infine adottata non ha invece toccato la parte dell’emendamento relativo alla platea degli esodati quanto piuttosto anticipato le misure da intraprendere per garantire la copertura finanziaria.

Ora quanto proposto e approvato in Commissione Bilancio in tema di esodati dovrà essere approvato da Camera e Governo per diventare definito.