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Crescono i disagi per le imprese laziali, causate dalle difficoltà nell’accesso al credito ma anche al brusco crollo della domanda estera: la conseguenza è il taglio degli investimenti e, inevitabilmente, la riduzione della produttività.
A illustrare la grave situazione economica che colpisce le imprese del Lazio è un’indagine promossa dalla CNA di Roma condotta in collaborazione con il Cer: “Indagine congiunturale sulle piccole imprese del Lazio- Consuntivo I semestre 2012 e Aspettative II semestre 2012”.
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Anche nella seconda parte del 2012 le cifre che hanno caratterizzato la produzione, gli ordini, gli utili e il fatturato delle PMI locali sono pessime.
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L’aspetto peggiore, tuttavia, è l’opinione diffusa tra gli imprenditori laziali che ritengano la recessione tutt’altro che in dirittura d’arrivo: il 57,8% degli intervistati teme che la crisi non sia finita e che abbia riservato il peggio per i prossimi mesi.
Oltre al blocco degli investimenti le imprese laziali limiteranno anche l’attuazione di programmi in favore dell’occupazione. Tra i settori più in crisi spicca il chimico, plastica e gomma, autoriparatori, impiantisti e servizi. Va meglio, invece, per Migliori informatica e telecomunicazioni.