Il deficit ex-INPDAP – soppresso del Salva Italia (decreto-legge n. 201 del 2011) e confluito insieme all’ENPALS nell’INPS – ha pesato duramente sul bilancio complessivo 2012 mettendo a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico italiano e le pensioni di migliaia di lavoratori.
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Dopo le rassicurazioni di Elsa Fornero e Antonio Mastrapasqua – “il problema non sussiste” – una nota del Ministero del Tesoro ha provato a sedare gli animi, nonostante lo scetticismo di lavoratori e imprese.
La polemica nasce dall’ipotesi che i conti in rosso siano dovuti all’evasione contributiva da parte degli enti pubblici. Per questo motivo, l’INPS ha disposto un monitoraggio, con un ritorno in tempi brevi, per verificare eventuali contributi non versati a carico di amministrazioni pubbliche, a danno dell’intero sistema Super INPS (scopri cos’è il Super INPS)
Pensioni a rischio: risposte MEF e INPS
Secondo la nota MEF «l’accorpamento non determina alcun effetto negativo, in quanto interviene sulla regolazione dei trasferimenti tra Enti della Pubblica Amministrazione, con effetti di neutralità sulle singole voci (contributi/prestazioni previdenziali) del conto economico consolidato della amministrazioni pubbliche non venendo modificate le norme sostanziali che le regolano».
Mastrapasqua ha assicurato di non essere a conoscenza di PA che non pagano i contributi previdenziali, ma se queste esistessero «verrebbero perseguiti e trattati come i lavoratori privati» e ha aggiunto: «non si scherza con le pensioni e con i pensionati».
Certezze ai pensionati
Affermazioni che non tranquillizzano sulla sorte delle pensioni in Italia Massimo Vivoli, vice presidente vicario della Confesercenti e presidente Fipac (organizzazione dei pensionati della confederazione), che dichiara: «non discutiamo l’esigenza di contenimento della spesa che ha ispirato l’accorpamento degli Enti previdenziali, ma non vorremmo che a farne le spese fossero, ancora una volta, i lavoratori».
Vivoli ha chiesto a Mastrapasqua di «dimostrare, dati alla mano, l’infondatezza dell’allarme sul rischio che l’intero sistema pensionistico frani sotto il peso del disavanzo patrimoniale INPDAP», perché è assolutamente necessario salvaguardare e «rassicurare i lavoratori, pubblici e privati, che per tutta la vita hanno versato i contributi previdenziali sulla certezza di una pensione a fine carriera».
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Servono garanzie per le pensioni e i pensionati, «occorrerebbe garantire loro che non saranno chiamati ad un aumento della contribuzione per riempire i buchi creati da altri. Sarebbe infatti inaccettabile che toccasse a loro pagare il conto di una eventuale evasione contributiva da parte della Pubblica Amministrazione».
Il presidente Fipac ha concluso chiedendo al Governo un maggior coinvolgimento delle parti sociali nella vicenda dell’accorpamento degli Enti previdenziali, sul quale conferma la preoccupazione già manifestata in passato.