L’Italia ha introdotto una carta dei principi, per diffondere la cultura delle pari opportunità sul lavoro soprattutto all’interno di piccole e medie imprese. Questo, sulla scia di altri paesi europei tra cui la Francia, dove nasce l’iniziativa promossa nel nostro Paese da Fondazione Soliditas assieme ad AIDAF, AIDDA, Impronta Etica, UCID, Ufficio Nazionale Consigliera di Parità e patrocinio ministeriale.
Il trattamento equo negli ambienti professionali è un tema che ogni azienda comincia infatti a considerare e inserire nei propri processi, per tutte le categorie di lavoratori.
Tra le prime indicazioni del decalogo: definire e attuare politiche aziendali, a partire dal vertice; individuare funzioni aziendali cui attribuire chiare responsabilità; integrare il principio nei processi di gestione delle risorse umane. Non solo belle parole, quindi, ma importanti linee guida pratiche per trasferire al mondo reale i principi delle pari opportunità.
Si tratta di una dichiarazione di intenti, che ogni azienda è libera di sottoscrivere senza oneri economici, contenente semplici regole da seguire per rientrare tra le imprese capaci di valorizzare il capitale umano a disposizione, anche in presenza di particolari diversità.
Per il momento, la carta – presentata nel nostro Paese nei giorni scorsi, è stata sottoscritta da sedici aziende tra cui Pirelli, L’Oreal Italia, Bpm e Unipol.