Il debito pubblico raggiunge un altro massimo storico toccando i 1.972,9 miliardi di euro a giungo, contro i 1966,3 di maggio. Cifra record che scaturisce dall’ultimo bollettino diffuso dalla Banca d’Italia e che mostra un incremento di 6,6 miliardi di euro nell’arco di un solo mese.
L’aumento del debito pubblico si spiega con l’incremento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro, passate da 10,3 miliardi a 46,1 miliardi, unitamente agli scarti di emissione pari a 1,7 miliardi di euro in grado di compensare ampiamente l’avanzo di 5,4 miliardi. Si tratta di report che arrivano a pochi giorni dalla presentazione del piano Amato-Bassanini finalizzato all’abbattimento del debito pubblico, un progetto in sei punti chiave che porterebbe a raggiungere uno degli obiettivi primari del Governo incassando 178 miliardi di euro entro il 2017.
È sempre Bankitalia a informare sull’andamento delle entrate tributarie di giugno, rendendo noto un incremento del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 e un corrispondente aumento nel bilancio statale pari a 2,1 miliardi di euro. Responsabili di questo trend positivo sono sia l’IMU sia le accise sull’energia, tanto che nel primo semestre del 2012 le entrate sono cresciute di 3,7 miliardi (+2,1%).
Un riscontro positivo ha avuto anche l’asta dei Bot annuali – la richiesta ha raggiunto i 13,54 miliardi -, con il collocamento di tutti gli 8 miliardi con scadenza a 12 mesi e con tassi che hanno mostrato un lieve rialzo.