Un’indagine condotta da Confindustria tra le imprese associate informa sull’andamento dell’occupazione nella penisola tra il 2011 e l’anno in corso: se tra il dicembre 2010 e il dicembre 2011 i report mostrano una lieve flessione pari all0 0,3%, che contrasta con il -1-1% dell’anno precedente, il 2012 vede un sensibile rallentamento della domanda di lavoro, che sembra muoversi a rilento soprattutto se confrontata con le cifre dei 12 mesi precedenti.
Cresce il ricorso alla Cig
La tenuta dell’occupazione nel 2011 è dovuta a più fattori, tuttavia le analisi di Confindustria individuano due ragioni principali: da una parte il parziale recupero del Pil, e dall’altra parte l’incremento delle ore di cassa integrazione richieste dalle imprese italiane.
«Ciò grazie sia all’effetto positivo del seppur lento e parziale recupero del Pil tra la fine del 2009 e l’inizio del 2011, sia al fatto che le imprese, nonostante livelli di attività molto bassi rispetto a quelli pre-crisi, hanno risposto alle contrazioni di produzione e ordini nella seconda parte dell’anno espandendo di nuovo il ricorso alla cassa integrazione.»
Rallenta la domanda di lavoro delle imprese
Nel 2012, invece, la domanda di lavoro da parte delle imprese si presenta pressoché in stallo, tanto che la percentuale di aziende che prevedevano nuove assunzioni entro giungo è pari al 17,9%, una cifra in calo rispetto al 22,6% del 2012. Un quadro abbastanza grigio che si caratterizza anche per una brusca frenata delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato, che nel 2011 sono state solo il 35,1% del totale, contro il 64,9% dei contratti a termine.
Secondo l’Istat, inoltre, cresce in modo evidente la disoccupazione tra i laureati italiani, con un incremento su base annua dal 2004 a oggi pari al 41,4%: nel primo trimestre del 2012 sono state stimate 304 mila persone in possesso di laurea e tuttavia prive di occupazione.