La presidente di Confidustria Emma Marcegaglia ha lanciato un nuovo “allarme liquidità”: nonostante i pacchetti finanziari e le agevolazioni fiscali, la crisi economica continua a determinare un arduo accesso al credito per le aziende con poche garanzie, a causa della scarsa fiducia delle banche nel tessuto imprenditoriale e, soprattutto nelle piccole e medie imprese italiane in difficoltà.
Agevolare la strada verso i finanziamenti e il consolidamento del flusso di cassa è una possibile soluzione, chiesta a gran voce per risollevare la aziende e fornire supporto per una futura ripresa.
Molte fonti affermano che il peggio è passato, ma questo non può giustificare un rilassamento delle misure di sostegno imprenditoriale.
Il 2010 sarà il vero anno della crisi, perchè determinante per le imprese oggi a rischio chiusura: questo il presupposto per le nuove politiche economiche nel Paese, secondo la numero uno di Confindustria, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla Finanziaria.
Per il 2010 è quindi necessario aumentare lo stanziamento di 280 milioni di euro per il Fondo di garanzia per le Pmi, poichè le richieste di accesso sono aumentate dell’81% e rispetto all’anno precedente il volume di finanziamenti è aumentato del 183%.
Molte attitività sono state portate a termine, come il rifinanziamento di 1,5 miliardi e l’assistenza del Fondo di garanzia di ultima istanza dello Stato, ma si deve proseguire su questa strada per non perdere la fetta più grande delle aziende nel Paese.