È polemica sulle dichiarazioni rilasciate dal premier Mario Monti nel corso di un’intervista pubblicata sul settimanale tedesco “Der Spiegel”: le critiche della Germania arrivano in merito a una frase pronunciata dal Professore che sembrerebbe sottolineare la carenza di autonomia dei leader europei nei confronti dei rispettivi Parlamenti.
L’affermazione di Mario Monti è stata interpretata come un invito rivolto ai Governi di mantenersi autonomi rispetto alle assemblee legislative, ipotesi che ha scatenato le repliche del mondo politico tedesco e che è stata immediatamente seguita da una secca smentita da parte dello stesso Presidente del Consiglio.
Il Premier si difende
«Non ho inteso in alcun modo auspicare una limitazione del controllo parlamentare sui Governi che, anzi, penso vada rafforzato tanto sul piano nazionale che su quello europeo. L’autonomia del Parlamento nei confronti dell’Esecutivo non è affatto in questione, nell’ovvio rispetto, peraltro, di quanto previsto dagli ordinamenti costituzionali di ciascuno Stato europeo. Ho unicamente voluto sottolineare la necessità al fine di compiere passi avanti nell’integrazione europea che si mantenga un costante e sistematico dialogo fra Governo e Parlamento».
Berlino critica Monti
La Germania ha fatto sentire la sua voce e la sua critica nei confronti di Monti attraverso il Ministro degli Esteri Guido Westerwelle, il quale ha ribadito il ruolo chiave del Parlamento soprattutto in tempo di crisi, mettendo anche in evidenza come le dichiarazioni del premier possano rendere ostile il clima europeo compromettendone l’unità. Un dibattito che ha richiesto l’intervento della stessa Commissione Europea, chiamata a sottolineare l’importanza dei parlamenti nazionali attraverso il portavoce Olivier Bailly.
Aspre le critiche dello stesso governo tedesco, che con le affermazioni del portavoce George Streiter ha chiarito l’opinione della cancelliera Angela Merkel, la quale si distacca completamente dalle parole pronunciate da Monti.
«Le decisioni dei Governi devono avere una legittimità democratica. In Germania il Cancelliere è consapevole che la legislazione deve essere sostenuta dal Parlamento e che questo vi partecipi attivamente».