In tema di accesso al credito, il terzo trimestre 2009 ha visto un calo della domanda da parte delle imprese ed un incemento di richieste accolte dalle banche, con migliorate condizioni di costo. Tutto questo, però, a fronte però di un maggior numero di aziende che non riescono a far fronte alla crisi.
A rivelarlo è la Confcommercio, tramite i dati dell’Osservatorio sul credito e sul fabbisogno finanziario delle imprese del Commercio, Turismo e Servizi presentati nello Studio realizzato in collaborazione con Format Ricerche di Mercato.
In sintesi, nel terzo trimestre 2009 il 27,6% delle imprese ha chiesto un fido, contro l’oltre 34,6% del secondo trimestre. Il 6,9% non ha ancora fatto domanda di credito alle banche, ma dichiara di volerlo fare nel prossimo trimestre.
Il sistema bancario si è dimostrato meno rigido, probabilmente in seguito alla recente intesa sulla moratoria voluto dall’ABI e dei singoli accordi con alcuni istituti di credito.
Il 72,5% ha visto la propria domanda accoltacon un ammontare pari o superiore a quello richiesto (il 64,2% nello scorso trimestre) ma il 6,9% ha ricevuto un ammontare inferiore rispetto a quello richiesto.
Il 6,5% delle aziende ha ricevuto un rifiuto, mentre il 6,9% è ancora in attesa di risposta.
Secondo 1/3 delle imprese il costo del credito è migliorato, contro il 24% del trimestre precedente.
Crescono però dal 40% al 45% le imprese che denunciano difficoltà a far fronte al proprio fabbisogno di credito.
In particolare il 55,5% dichiara di non avere problemi in tal senso, sono riuscite a far fronte al fabbisogno ma con difficoltà il 36,0% delle imprese, mentre quelle che dichiarano di non essere in grado di farlo rappresentano l’8,5% delle imprese. Ad essere ancora troppo penalizzate sono le Pmi ed in particolare quelle del Mezzogiorno.