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Riforma Lavoro: Fornero, Aspi in vigore dal 2013

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Luglio 2012
Aggiornato 9 Maggio 2013 14:38

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Aspi, l’assicurazione sociale per l'impiego introdotta dalla riforma del lavoro Fornero, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2013, Fornero è categorica. Le motivazioni del "no" al rinvio dell'Aspi.

Tra le novità introdotta dalla riforma del lavoro c’è Aspi, l’assicurazione sociale per l’impiego. Su questa la Maggioranza, in un pacchetto di 10 emendamenti aveva chiesto che fosse rinviata di almeno un anno, ma tale richiesta non ha trovato accoglimento.

Così l’Aspi entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo anno. Il motivo per cui il rinvio non è stato approvato è che al Governo si è voluto lavorare su poche modifiche, «io ho detto no – rivela il ministro del Welfare Elsa Fornero – deve entrare l’anno prossimo sia perché è un elemento qualificante della riforma sia soprattutto perché siamo un Paese dove se rinvii una volta quella cosa non la fai più».

«L’Aspi è un sistema di ammortizzatori universali, anche se non completamente, considerato il fatto che i nostri vincoli finanziari erano stringenti. Ed è un ammortizzatore condizionato da due fattori: che il lavoratore si metta in gioco e che vi siano politiche attive del lavoro, non solo sussidi», ha poi aggiunto Fornero.

Risultato: per l’Aspi verrà rispettata l’entrata in vigore prevista per il 1 gennaio 2013.

Ma nonostante il rinvio dell’Aspi non sia andato in porto, a differenza degli altri correttivi proposti da Pd e Pdl, «per poterne stabilire le condizioni d’attuazione previa verifica, l’indennità di mobilità è stata preservata, con i criteri attuali, fino al 2014 e non solamente fino al 2013».

Una misura che tiene conto degli effetti della crisi: «Temevano il rischio di un nuovo popolo di esodati. Tecnicamente non definibili propriamente tali, ma pur sempre privi di reddito, ammortizzatori e possibilità di accedere al regime previdenziale» ha spiegato Luigi Bobba, vicepresidente della commissione Lavoro delle Camera.