Si scioglie il nodo sul decreto esodati, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato la Corte dei Conti ha registrato il decreto interministeriale che salva 65mila lavoratori dalla riforma delle pensioni, ora manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Si calmano così, almeno parzialmente, le acque che si erano agitate vista mancata emanazione del decreto sui 65mila esodati, attesa entro il 30 giugno.
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E rassicurare gli animi dei lavoratori in attesa ci sono le dichiarazioni dell’INPS: «in considerazione dell’imminente operatività del decreto, il Ministro del Lavoro Elsa Fornero ha ricevuto dall’INPS piena rassicurazione sulla sollecitudine con la quale l’Istituto provvederà ad attivare tutte le procedure del caso e in particolare la certificazione del diritto per dare definitiva certezza ai lavoratori interessati», si legge in una nota del Ministero.
Il ministro Fornero, a margine di un convegno di Confcommercio, ha inoltre affermato che l’INPS, Istituto che si occuperà di esaminare le richieste di accesso al beneficio, «ha assicurato che provvederà a individuare le persone con nomi e cognomi e invierà loro una lettera dove certificherà il fatto che potranno andare in pensione con le vecchie regole».
Ricordiamo che il decreto interministeriale “a tutela dei lavoratori salvaguardati” era stato firmato dal Ministero del Lavoro e da quello dell’Economia il 1° giugno scorso definendo le modalità di attuazione della riforma delle pensioni per una ripartizione di soggetti ai quali veniva concessa l’esenzione dalla riforma contenuta nella manovra finanziaria di fine 2011.
I 65mila esodati salvati
Le categorie di soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici sono i lavoratori così individuate:
- Mobilità (art 2, comma 1, lett. a del presente decreto): 25.590 lavoratori;
- Mobilità lunga (art 2, comma 1, lett. b del presente decreto) 3.460 lavoratori;
- Fondi di solidarietà (art 2, comma 1, lett. c del presente decreto) 17.710 lavoratori;
- Prosecutori volontari (art 2, comma 1, lett. d del presente decreto) con decorrenza entro il 2013 10.250 lavoratori;
- Lavoratori esonerati (art 2, comma 1, lett. e del presente decreto) 950 lavoratori;
- Genitori di disabili (art 2, comma 1, lett. f del presente decreto) 150 lavoratori;
- Lavoratori cessati ai sensi dell’art.6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni della legge n. 14 del 2012 (art 2, comma 1, lett. g ed h del presente decreto) 6.890 lavoratori.