È in corso di definizione il decreto legge destinato a gestire l’emergenza sisma in Emilia Romagna: dalle anticipazioni si apprende che è stata decisa la sospensione IMU sugli immobili inagibili e l’esenzione e IRPEF e IRES sui redditi dei fabbricati sgomberati.
Queste norme riguardano la popolazione e le aziende situate in Emilia, Lombardia e Veneto.
Arrivano infatti notizie poco rassicuranti sulla situazione dell’economia locale: secondo quanto affermato dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, le imprese danneggiate a causa del terremoto vivranno i prossimi mesi in situazione di inattività, andando incontro a uno stop produttivo piuttosto lungo.
«Si teme, e credo sia abbastanza vicino alla realtà, che ci sia uno stop produttivo di almeno 4-6 mesi. Nell’area si produce un po’ di più dell’1% del nostro PIL, rischiamo qualche frazione di punto di PIL soltanto a causa del terremoto».
Intanto, a favore delle imprese situate nelle zone terremotate potrebbero arrivare nuove risorse provenienti dalla Cassa depositi e prestiti, che rappresenterebbero un aiuto fondamentale per le PMI del territorio attualmente in grave sofferenza, soprattutto per quanto riguarda il settore manifatturiero.
«Il tavolo sul possibile uso delle risorse della Cdp non è ancora partito, sicuramente è nei nostri programmi affrontare questa situazione e, in generale, discutere della possibilità che una parte, spero anche consistente, della liquidità della Cdp vada nella direzione di favorire il sistema manifatturiero, che sta soffrendo un credit crunch importante.»