La crisi non passa, la domanda di mercato ristagna ma a quanto parte l’industria italiana tende alla ripresa, seppure timida: le rilevazioni ISTAT diffuse oggi regalano un +0,7% (da giugno a luglio 2009) al fatturato complessivo.
Al giro di boa del secondo semestre dell’anno, dunque, si registra la prima lieve inversione di tendenza, con ordinativi a +3,2% su base mensile.
Non va dimenticato, tuttavia, che rispetto al 2008 il baratro pare ancora incolmabile: -23,2% per gli ordini e -21,7% per il fatturato. A luglio, quello tendenziale è risultato in calo del 25% (-27,3% a giugno), così come gli ordinativi a -21,8% (-28,9% a giugno).
Fiducia ma prudenza dunque, anche alla luce dei dati diffusi ieri sulle esportazioni del primo semestre 2009: su base annua, in Italia -24,2%, nei paesi Ue -26,9% e in quelli extra Ue -20,2%.
Le imprese italiane che patiscono di più sono quelle del Nord-Est (-5,2%) e Nord-Ovest (-4,6%), seguite da quelle del Centro (-2,4%). Su base trimestrale, tuttavia, almeno il Sud e Isole si mostra “meno in crisi”, con esportazioni in positivo a + 1,2% al giungo 2009.