Molti dipendenti e lavoratori italiani hanno pagato con tagli al personale la crisi economica in atto. Ma per chi è riuscito a mantenere il posto di lavoro, il 2009 ha riservato in busta paga un incremento della retribuzione fino al 4,6% rispetto allo stesso trimestre 2008.
Sono le rilevazioni OROS (Occupazione, Retribuzioni e Oneri Sociali) diffuse dall’ISTAT a segnalarlo. L’aumento degli stipendi è stato maggiormente netto nei settori Industria (4,6%) e Servizi (4,2%). Il tutto, al netto della cassa integrazione.
Nello specifico, nel secondo trimestre «le retribuzione lorde per Ula (Unità lavorative annue) hanno registrato nel complesso dell’Industria e dei Servizi un incremento, rispetto al trimestre precedente dell’1%» congiunturale.
A livello tendenziale, invece, le retribuzioni sono aumentate dell’1,2% nell’Industria e dello 0,9% nei Servizi.
Allo stesso tempo, però, c’è da dire che – con un tasso di inflazione Nic a +0,8% – dalle ultime rilevazioni è risultato in aumento anche il costo del lavoro: +1% su base congiunturale e +4,6% rispetto al secondo trimestre 2008.
Interessante notare come la crescita delle retribuzioni in Italia risulti più alta rispetto a quella media europea: secondo Eurostat, infatti, la crescita dei salari su base annua in Europa è del 3,9%, mentre risulta pari al 3,4% rispetto al primo trimestre 2009.