La crisi economica non risparmia nemmeno il mercato Hi-Tech, che per certi aspetti aveva mantenuto la fiducia dei consumatori meglio di altri settori produttivi. Gli ultimi dari Gfk hanno evidenziato come l’intero comparto abbia registrato una frenata nelle vendite e nel fatturato, riaccendendo le preoccupazioni dopo le buone notizie delle ultime settimane.
Proprio quando le prime voci di “ripresa” industriale iniziavano a circolare tra gli imprenditori, il mercato italiano ha dimostrato di non essere pronto: segnando un crollo vertiginoso.
Il trimestre aprile-giugno 2009 ha segnato in Italia un calo dell’8,8% rispetto all’anno precedente senza tra l’altro risparmiare alcun settore sotto osservazione.
Dai piccoli elettrodomestici all’Elettronica di Consumo (-9.1%), tra tutti i segmenti più importanti del mercato si è registrata complessivamente una discesa semestrale del 7,9% che corrisponde a oltre 8,9 miliardi di euro.
La mancanza di liquidità ha di fatto bloccato gli acquisti di televisori, dispositivi audio multimediali e strumenti di ausilio come navigatori satellitari, mentre l’unico vero boom rimane quello dei decoder per il digitale terrestre. Quest’ultimo, chiaramente, è determinato dalla migrazione della TV analogica in molte regioni e non può rappresentare pertanto un fenomeno duraturo.
Molto negativo il settore fotografico (-11,6%), che non riscuote più l’interesse dell’utenza, e l’home video (-17%) che risente del fenomeno della pirateria e della contraffazione.
Lievemente migliore la situazione di telefoni (-6.5%) cellulari e smartphone, insieme ai netbook che rimangono gli unici a trainare il comparto dei personal computer e in generale l’intero comparto hardware.