Difficoltà nell’accesso al credito e burocrazia regionale stanno portando al fallimento numerose imprese artigiane siciliane: questa la denuncia della Crias, la Cassa Regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane, che mette in guardia sulle possibili conseguenze per il futuro rendendo noto il bilancio degli ultimi quattro anni, caratterizzato da cifre drammatiche.
Stando alle dichiarazioni del presidente uscente Rosario Alescio, infatti, la Cassa ha finanziato oltre 20 mila imprese siciliane, agricole dell’autotrasporto e con risorse fino a 569 milioni di euro.
«Alla Crias è stata attribuita una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro per gli autotrasportatori: utile per calmare la tensione del movimento di protesta che nei mesi scorsi ha paralizzato la Sicilia».
La Crias rivolge quindi un appello alla Regione chiedendo di intervenire con la Commissione Europea al fine di aumentare l’importo del regime de minimis, approvando anche le linee guida per la legge sul credito, nonché una moratoria per le imprese che hanno beneficiato dei prestiti Crias per sei mesi o un anno, con una copertura di circa 8 milioni di euro.