La ricerca “Facebook: Measuring the cost to business of social notworking” effettuata per mano di Nucleus Research si pone l’obiettivo di capire come e in che misura i lavoratori utilizzino i portali di social networking all’interno dell’ambiente lavorativo e quanto tale pratica possa influire sulla produttività aziendale.
Dallo studio emerge chiaramente come il 77% dei lavoratori abbia un account su Facebook e come i due terzi di essi vi facciano regolarmente accesso durante le ore di lavoro, con una media di circa 15 minuti al giorno. L’87% di coloro che accedono a Facebook non hanno un motivo valido per giustificare tale abitudine.
Secondo Nucleus Research quindi l’utilizzo del social networking all’interno dell’ambito lavorativo avrebbe un costo diretto sulla produttività aziendale, ovvero peserebbe per l’1.47% sulla produttività totale dei lavoratori.
Ovviamente si tratta di un dato che deve essere esaminato con cura e rapportato alle diverse realtà aziendali; ad esempio, nella maggioranza dei casi, il 13% delle persone che accedono a Facebook per motivi di lavoro lo farebbero realmente per promuovere attività di business, prodotti od eventi.
Inoltre, come sottolineato da un’altra recente ricerca condotta dall’Università di Melbourne, utilizzare Internet sul posto di lavoro per effettuare brevi pause “social” può contribuire a rendere i dipendenti più produttivi, scongiurando il rischio di un calo della produttività.
Da Nucleus Research quindi l’invito a non demonizzare l’utilizzo dei social network ma valutarne bene i costi e i benefici; delle regole interne ben precise per un ‘utilizzo corretto di tale strumento può infatti portare ad un aumento dell’1,5% della produttività.