Nel panorama italiano di recessione economica, le piccole e medie imprese si sono confermate le realtà che hanno maggiore bisogno di sostegno dal sistema finanziario. A tale scopo il presidente dell’ABI, Corrado Faissola, come dichiarato ieri, ha avviato i colloqui con Ministero dell’Economia e Confindustria.
In particolare, sul tavolo odierno appena concluso, rapporto Pmi e banche.
Sulla possibilità di una moratoria dei debiti verso le imprese, è stata proposta la durata di anno e la limitazione e al solo capitale di prestito. Il tutto, presumibilmente solo per le imprese senza problemi di pagamento.
In base alle prime ipotesi, potranno chiedere la moratoria le aziende con insoluti in aumento e quelle che si impegneranno a patrimonializzare, ma le banche aderiranno solo se vorranno ma comunque non potranno rinunciare al pagamento degli interessi.
Emma Marcegaglia, presidete Confindustria, ha dichiarato che la moratoria «riguarderà certamente leasing e mutui», ma forse anche «lo scoperto di conto e lo smobilizzo di fatture».
Il presidente ABI si è inoltre dichiarato “possibilista” anche riguardo all’ipotesi di congelamento per un anno dei crediti bancari.
In generale, Faissola ha assicurato che verranno vagliate attentamente tutte le ipotesi, sia per la moratoria che per ogni ulteriore sostegno alle imprese «ma sempre nel rispetto delle regole che disciplinano la responsabilità delle banche in materia di erogazione del credito».
Infine Faissola ha risposto all’allarme lanciato dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, sul rischio asfissia per Pmi, affermando di non essere assolutamente d’accordo: «è una teoria elaborata ampiamente ma non corrisponde assolutamente al vero».