È ormai possibile acquistare e riscuotere buoni lavoro in tutto il territorio nazionale presso uno qualsiasi dei 14mila Uffici Postali: è stata infatti estesa a tutta l’Italia la fase sperimentale dell’accordo INPS–Poste italiane.
I voucher hanno un valore nominale di 10, 20 e 50 euro, comprensivi della copertura assicurativa INAIL e di quella previdenziale INPS, e sono disponibili in carnet da 25 buoni lavoro.
I datori di lavoro possono acquistare i buoni lavoro, fino ad un massimo giornaliero di 5000 euro lordi, per retribuire i propri lavoratori e i periodi lavorativi coperti dai voucher saranno validi ai fini pensionistici.
Va ricordato che per l’acquisto dei voucher è prevista una commissione di 2,50 euro per la singola operazione di emissione dei buoni lavoro, fino ad un massimo di 25 voucher.
Allo sportello dell’Ufficio Postale il datore di lavoro potrà pagare in contanti ma anche tramite Postamat e dovrà fornire il proprio codice fiscale, da verificare esibendo la tessera sanitaria, oppure la partita IVA.
All’INPS andranno invece comunicati, tramite Contact center INPS-INAIL (803164) o portale INPS, o presso una sede INPS: codice fiscale; tipologia di attività; dati del prestatore (nome, cognome, codice fiscale); luogo di lavoro; data d’inizio e fine della prestazione.
L’INPS ricorda che «la mancata comunicazione all’INPS/INAIL prevede l’applicazione della ‘maxisanzione’, di cui all’art. 4, comma 1, lett. a), della Legge n.183/2010 (c.d. ‘Collegato Lavoro’)».
Il lavoratore poi potrà riscuotere i buoni di lavoro a partire dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione di lavoro occasionale ed entro due anni dal giorno di emissione. Anche il lavoratore dovrà esibire la propria tessera sanitaria per il controllo del codice fiscale.
Nel caso in cui i buoni lavoro acquistati non venissero utilizzati il datore di lavoro può chiedere il rimborso presso le sedi dell’INPS.