In ambito UE sono presenti otto paesi nei quali si registra un tasso di disoccupazione giovanile estremamente alto, ovvero superiore al 30%. Tra le cause individuate «la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema sbilanciato di sostegno alla disoccupazione che ha creato disuguaglianze generazionali».
Si tratta di situazioni particolarmente preoccupanti per l’Europa, che ha deciso di inviare appositi team anti-disoccupazione per capire ed analizzare la problematica.
In particolare il viaggio dei team UE è partito dalla Lituania, con un secondo scaglione dedicato alle Lettonia che partirà il 16 febbraio.
Ovviamente anche l’Italia è coinvolta in questa triste classifica, tanto che le squadre della Commissione UE stanno definendo le date per visitare il nostro paese, previste entro il 24 febbraio dal portavoce dell’esecutivo Ue Pia Ahrenkilde.
Ai predetti paesi si aggiungono Spagna, Grecia, Slovacchia, Portogallo e Irlanda, che saranno sondati al fine di individuare programmi e misure per invertire la tendenza e a riprogrammare i fondi UE del periodo 2007-2013 non ancora utilizzati ai fini di migliorare la situazione della disoccupazione giovanile.