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Riforma del Lavoro entro marzo su modello flexicurity

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 9 Febbraio 2012
Aggiornato 8 Agosto 2013 11:58

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Fornero e Monti accelerano sulla riforma del lavoro, prevista entro marzo: porte aperte al dialogo con le parti sociali ma intanto il Governo viaggia spedito verso un mercato del lavoro più flessibile.

La riforma del lavoro arriverà entro marzo: il ministro del Welfare Elsa Fornero e il presidente del Consiglio Mario Monti viaggiano spediti, nonostante le polemiche degli ultimi giorni riguardo posto fisso, flessibilità, mobilità, licenziamenti e articolo 18.

Mario Monti rivela che la riforma del lavoro, contenente leggi per tutelare l’impiego e rendere più flessibile il mercato del lavoro, è vicina alla conclusione, che arriverà «non più tardi della fine di marzo».

In tema di flexicurity, il modello scandinavo preso a esempio da molti, Monti ha confermato la volontà di volersi ispirare al sistema del Nord Europa e in particolare alla Danimarca, aumentando la complessiva flessibilità del mercato del lavoro.

In generare «la direzione delle modifiche è ridurre la segmentazione nel mercato del lavoro italiano tra quelli che sono protetti, a volte iper-protetti e quelli, in particolare i giovani, che non possono effettivamente entrare nel mercato del lavoro».

«Noi  vogliamo permettere più impiego e la rimozione delle barriere che di fatto impediscono l’entrata» nel mondo del lavoro, ha concluso il premier Monti.

Riforma in due tempi

La riforma del lavoro dunque si farà presto, con o senza l’accordo unanime tra Governo, sindacati e imprese. O almeno questa è l’impressione generale, anche se nelle ultime dichiarazioni Fornero e Monti hanno ribadito di voler «lavorare per l’accordo» e che la strada che si profila su questo fronte «è un bel sentiero largo».

«La porta del ministro è aperta» per tutti «quelli che vogliono vedermi per parlare di riforma del mercato del lavoro con l’agenda che abbiamo stabilito», ha dichiarato Elsa Fornero che ieri ha incontrato la leader della Cgil Susanna Camusso e oggi vede quella di Confindustria Emma Marcegaglia.

Per la prossima settimana è previsto invece un tavolo con le parti sociali, perchè prima bisogna trovare «qualcosa di più concreto».