Si è discusso del complesso tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e della conformità a normative ed obblighi aziendali a tutela del lavoratore/dipendente a margine della presentazione del Rapporto annuale INAIL sugli infortuni nel 2008.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini si è espresso pubblicamente, sottolineando lo stretto legame concettuale e normativo tra infortunio sul lavoro e «salute, intesa come sinonimo dell’integrità psico-fisica della persona che lavora».
Citando i dati dell’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Fini ha ricordato che per ogni infortunio mortale se ne verificano quattro per malattie professionali.
Secondo Fini, dunque, è necessario rendere «la cultura della sicurezza un elemento inscindibile rispetto ad ogni tipo di prestazione lavorativa».
Non ha risparmiato parole severe nei confronti di un atteggiamento lassista che a volte caratterizza alcune imprese italiane: «la geografia e la configurazione del nostro tessuto imprenditoriale registra talvolta gravi inadempienze e ritardi culturali.
In questo contesto, si è parlato infine dei rischi connessi alle «nuove forme di organizzazione del lavoro, all’introduzione di nuovi materiali e di nuove tecnologie».
In sintesi è emersa l’importanza fondamentale di bilanciare benefici e rischi, in uno sforzo comune pubblico e privato per premiare la produttività tramite i processi ma anche in piena conformità e con le massime garanzie alle risorse umane.