Rinnovato il contratto collettivo nazionale dei bancari, la firma da parte dell’ABI e dei sindacati è arrivata nei giorni scorsi e vede coinvolti 340mila bancari.
Un contratto di lavoro che «tutela i diritti individuali e collettivi, difende l’occupazione e recupera l’inflazione» ha dichiarato Lando Maria Sileoni, Segretario generale della FABI, uno dei maggiori sindacati del credito.
Quello sul contratto di lavoro dei bancari rappresenta un accordo straordinario tra sindacati e ABI, sia per quanto riguarda il calcolo dell’aumento per la parte economica che per il sostegno all’occupazione giovanile con la costituzione di un Fondo dedicato.
Questo garantirà l’assunzione di circa 16.500 giovani nei prossimi tre anni e di 25mila in cinque anni. Assunzioni a tempo indeterminato, però con retribuzioni inizialmente ridotte del 18% per poi raggiungere i livelli previsti dal contratto nazionale entro 4 anni.
Il nuovo contratto di lavoro dei bancari sarà valido per il triennio 2012-2014 e consentirà un aumento economico pari al +6%, o più, recuperando l’inflazione e incrementando gli stipendi in media di 170 euro al mese.