Il prossimo obiettivo del neo ministro del Welfare, Elsa Fornero è ora definire in breve tempo la riforma del lavoro dopo aver messo a punto la riforma delle pensioni, inserita nella manovra finanziaria del Governo Monti approvata in CdM e illustrata in audizione alla Camera proprio dal ministro.
Riforma del lavoro
Il lavoro del ministro Fornero, infatti, non si è esaurito con la riforma previdenziale; è ora di pensare alla riforma del lavoro: «la parte difficile».
L’obiettivo dichiarato dalla titolare del dicastero è di puntare su un mercato del lavoro più flessibile che posa fare affidamento sugli ammortizzatori sociali, ma «questo richiede risorse. Dobbiamo puntare alla crescita».
Solo con un mercato del lavoro che funziona bene e dà occupazione a giovani, donne e anziani si ottiene un meccanismo pensionistico sostenibile.
Dunque la riforma del mercato del lavoro rappresenta un punto cruciale, «il pezzo mancante e che sorregge tutto questo impianto. Ed è su questo che d’ora in poi si dovrà lavorare».
«Da domani o dopodomani sarò impegnata su questo fronte», ha spiegato il ministro Fornero. La scelta del Governo sarà quella della flexsecurity: «flessibilità in più ma con garanzia di protezione dei lavoratori».
A supporto della riforma pensionistica
La riforma del lavoro va dunque di pari passo con quella previdenziale, in quanto deve rendere sostenibile le novità apportate al sistema previdenziale, sulle cui modifiche, ha dichiarato il ministro, il Governo Monti non ha avuto molta libertà a causa delle «esigenze finanziarie» e nel poco tempo a disposizione ha «cercato di dare continuità e coerenza temporale alla riforma delle pensioni».
«Questa riforma punta tutto su un’altra cosa che nella riforma non c’è, il pezzo mancante che la sorregge: un mercato del lavoro che funziona», ha spiegato la Fornero.